La Leishmaniosi è un complesso di malattie causate da protozoi parassiti del genere Leishmania. La più diffusa è la Leishmania infantum. L’infezione è trasmessa attraverso la puntura di insetti vettori quali i flebotomi o pappataci, mentre alcuni mammiferi tra cui il cane, possono fungere da serbatoi.
Gli insetti pungono il cane e lo infettano. In seguito pungendo l’uomo gli trasmettono la malattia. Si parla quindi di zoonosi ma la trasmissione non è mai diretta cane-cane né cane-uomo.
La Leishmaniosi colpisce prevalentemente il cane con una grave forma detta viscerale. Nell’uomo si può avere la forma grave viscerale o una forma cutanea con andamento benigno.
Il flebotoma è il vettore ed è un insetto di dimensioni tra 1,5 e 2,5mm, di colore giallastro, molto silenzioso che compare nelle ore comprese tra il tramonto e l’alba, quando si abbassa la temperatura e l’aria diventa più umida.
La Leishmaniosi era prima diffusa solo nelle zone costiere del Mediterraneo, ma a causa dei cambiamenti climatici, si è spostata su tutti i territori europei.
Infatti la diffusione dei flebotomi che come per le zanzare era limitata al periodo estivo, attualmente si è estesa all’intero anno solare, per cui si rende necessaria una continua protezione dei cani e degli ambienti, per contenere la gravissima malattia parassitaria diventata oggi ENDEMICA.
Nel cane a volte la malattia è asintomatica, ma generalmente si presenta con una forma grave con sintomi quali:
- perdita di peso
- astenia
- ulcerazioni cutanee
- perdita del pelo intorno agli occhi
- crescita abnorme delle unghie
- ingrossamento dei linfonodi e della milza
- insufficienza renale
E’ molto importante adottare sul cane misure di prevenzione individuale, garantendo così una corretta protezione dell’ambiente e quindi delle nostre famiglie.
La protezione dei cani dall’attività dei flebotomi vettori può essere meccanica, disponendo zanzariere a maglie fitte alle finestre ed evitando il pernottamento del cane all’esterno, o chimica utilizzando collari alla deltametrina, attivi fino a 12 mesi, spray, spot on, prodotti sistemici.
I veterinari consigliano nei cani con età non superiore ai 5 anni la vaccinazione anti-leishmania e un periodico controllo sanitario del cane per poter applicare un corretto protocollo terapeutico in caso di malattia.
Le misure di prevenzione individuali dovrebbero diventare di massa in tutte le aree endemiche, con particolare attenzione ai canili sanitari e ai rifugi.
In conclusione, diventa fondamentale l’uso di antiparassitari repellenti in grado di dissuadere il flebotoma dal pungere i cani e tale protezione deve essere prolungata per l’intero anno solare, perché diminuzione di incidenza di Leishmaniosi nel cane è diminuzione di incidenza nell’uomo.
Dott. Filippo Massone