Il melanoma cutaneo è un tumore della pelle che si origina in seguito ad una trasformazione dei melanociti, cellule presenti nell’epidermide, lo strato più superficiale della pelle.
I melanociti producono melanina, un pigmento che protegge dagli effetti dannosi dei raggi solari che veicolano la luce ultravioletta sotto forma di raggi UVA e UVB. L’esposizione eccessiva a tali raggi rappresenta il principale fattore di rischio per il melanoma cutaneo.
In condizioni normali i melanociti creano degli agglomerati scuri, visibili sulla pelle e noti come NEI (NEVI è il termine medico).
L’esposizione eccessiva al sole, ma anche a lampade e lettini solari, può danneggiare il DNA delle cellule della pelle e innescare la trasformazione tumorale. Il rischio aumenta in caso di insufficienza del sistema immunitario e nelle persone con lentiggini o molti nei e in quelle con occhi, capelli e pelle chiara.
Un campanello d’allarme è il cambiamento dell’aspetto di un neo o la comparsa di uno nuovo, associato al sanguinamento e al prurito dello stesso.
Per la prevenzione è fondamentale un’esposizione moderata al sole, fin dall’età infantile, evitando le ustioni. Non bisogna esporsi nelle ore più calde (10-16), utilizzando sempre cappelli e occhiali da sole e soprattutto creme protettive adeguate al proprio tipo di pelle, applicandole più volte in modo da assicurare una copertura continua.
Vanno protetti soprattutto i bambini che sono molto sensibili alle scottature.
Risulta necessario un controllo periodico dei propri nei da un dermatologo e più frequentemente, osservandosi allo specchio o ad uno sguardo attento di un familiare.